Dai saperi ancora frammentari al sapere unitario

« E la psicoanalisi svelando l'unitarietà di tutti gli ambiti dello scibile, è arrivata alla visione unitaria dell'essere »

(Silvia Montefoschi, "L'ultimo tratto di percorso del Pensiero Uno - Escursione nella filosofia del XX secolo", 2006)

sabato 17 novembre 2012

Come è nato il Pensiero Uno e la Logica Unitaria?

Il "Pensiero Uno" è nato e non poteva essere altrimenti, dall'aver condotto, per oltre cento anni da parte del metodo psicoanalitico, la critica del soggetto riflessivo individuale (SRI) che fa norma. 
Metodo psicoanalitico che non è solo una teoria psicologica ma una vera e propria prassi che coinvolgeva la vita quotidiana.
Da qui ad un dato momento, quando il momento era giunto a maturazione, la stessa psicoanalisi morendo ha dato nascita ad un nuovo soggetto riflessivo questa volta super-riflessivo (SSR) e non più individuale.



Lo schema grafico qui sopra illustra il concetto di "ultima coniunctio", concetto fondamentale e fondativo di un nuovo pensiero che elaborato in continuità con la storia della psicoanalisi porta la psicoanalisi oltre se stessa.
  • soggetto
  • oggetto
  • autocoscienza
  • soggetto riflessivo individuale
  • soggetto super-riflessivo

Se tutto questo lavoro è stato fatto da Sigmund Freud in primis e da Carl Gustav Jung e da tutto il movimento psicoanalitico internazionale e quindi da intere generazioni di medici ma anche di pazienti, l'ultimo atto di questo immane lavoro è stato condotto da Silvia Montefoschi che come l'ultima staffetta di un lungo percorso di conoscenza ha portato fino al traguardo il testimone del metodo di pensiero psicoanalitico.


E Silvia Montefoschi ponendo nel 1987 la parola "fine" alla storia della psicoanalisi iniziata nell'ormai lontano 1895 ha dato avvio anche ad un nuovo inizio: quello del Pensiero Uno ovvero del Pensiero che infine sa di sè quale primo e ultimo vivente oltre che unico vivente.
Fin dai tempi remoti si è spesso parlato di "Uno" ma questo "Uno" prodotto infine dal lavoro psicoanalitico è "l'Uno vero" in quanto è "l'Uno Duale" proprio come nel setting psicoanalitico tradizionale dove un unico soggetto analizza i vissuti, pensieri, sentimenti, sogni, fantasie e comportamenti delle sue due forme particolari quale oggettivazione di quello stesso unico soggetto duale che è poi il "vero psicoanalista" quale soggetto super-riflessivo.

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