Dai saperi ancora frammentari al sapere unitario

« E la psicoanalisi svelando l'unitarietà di tutti gli ambiti dello scibile, è arrivata alla visione unitaria dell'essere »

(Silvia Montefoschi, "L'ultimo tratto di percorso del Pensiero Uno - Escursione nella filosofia del XX secolo", 2006)

sabato 10 novembre 2012

La psicoanalisi ultimo brano della storia universale e la sua storia: il 1912

Nel 1912 proprio come Eva ed Adamo, il dottor Jung già delfino di Freud e primo presidente dell'Internazionale Psicoanalitica fu spinto da Emma Jung alla pubblicazione di "La libido simboli e trasformazioni" uscendo così da quel paradiso terrestre costituito dall'entourage di psicoanalisti che gravitavano come satelliti attorno alla figura del "padre" Freud.
Da allora ognuno andò per la sua strada ritenendosi entrambi psicoanalisti ortodossi: fu infatti Freud che costrinse Jung a dare un'altro nome al suo proprio orientamento psicoanalitico poichè Jung si riteneva il rappresentante del vero metodo psicoanalitico.
Ma già nel 1914 e poi negli anni venti Freud mostrò di essersi comunque fattosi fecondare in qualche modo dalle elaborazioni junghiane sull'energetica psichica, con la pubblicazione dei suoi "Studi sul narcisimo" che infatti e in seguito resero più facile ad uno psicoanalista freudiano come Lacan la rilettura del "dogma freudiano" quale concretistica teoria della libido, traducendola  in termini puramente linguistici discorsivi.
Ma ci vuol ben altro per andare oltre la dinamica edipico-incestuosa, anzi e più precisamente  incestuosa-edipica: questo lo può fare solo Jung che legge la vicenda edipica nella direzione del compimento simbolico dell'incesto.
E lo può fare solo Jung ma anch'egli solo in teoria ovviamente perchè poi nella pratica solo una psicoanalista che non teme di affrontare il rischio della psicosi può farlo: ossia una allieva di Jung che va oltre Jung e con ciò intendiamo Silvia Montefoschi.
Silvia Montefoschi, è un altro nome per indicare "il Pensiero Uno nato alla fine della centenaria storia della psicoanalisi e oltre la psicoanalisi".

Nessun commento:

Posta un commento