Dai saperi ancora frammentari al sapere unitario

« E la psicoanalisi svelando l'unitarietà di tutti gli ambiti dello scibile, è arrivata alla visione unitaria dell'essere »

(Silvia Montefoschi, "L'ultimo tratto di percorso del Pensiero Uno - Escursione nella filosofia del XX secolo", 2006)

lunedì 12 novembre 2012

Pensieri per la meditazione


  1. Non basta essere nati nel super-riflessivo o essere giunti al livello del super-riflessivo ma occorre anche essere coerenti.
  2. Non indulgere nei vecchi vissuti.
  3. Il "Pensiero Uno" nasce in continuità con la psicoanalisi ma è oltre la stessa psicoanalisi. Pertanto non ci si può più professare nemmeno junghiani essendo il "Pensiero Uno" anche oltre Jung.
  4. Coloro che si riconoscono nel "Pensiero Uno" e quindi nella sua logica che ne è l'essenza quale nuova "logica unitaria" sono e non possono essere altro che soltanto gli esemplari di umanità appartenenti alla "nuova umanità". E' a loro e solo a loro che ci rivolgiamo nel nostro scrivere essendo gli unici con le capacità di poter comprendere quanto diciamo. Rivolgersi a "tutti" significa o aver del tempo da perdere o essere intenzionati solo a ricercare gratificazioni narcisistiche nel qual caso pur continuando ad appartenere alla "nuova umanità" non siamo coerenti.

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