L’Essere: energia e massa, spirito e materia
“Sulla base del principio di complementarietà di Heisemberg si
considera la particella dotata di massa, e con essa la materia, come il
punto momento in cui viene fermata dall’osservatore la continuità
dell’energia in movimento e l’onda viene considerata come il movimento
stesso.
Già secondo la visione dei fisici dunque, la materia viene a coincidere
con l’aspetto discreto dell’essere e l’energia con l’aspetto continuo
dello stesso.
Ma, se l’essere è uno, l’osservatore non può essere altro dal mondo che
egli osserva, sì che, colui che ferma nell’oggetto particolare della sua
osservazione, che si fa pertanto materiale, il movimento ondulatorio
dell’energia, è l’essere che osserva se stesso, e poiché l’essere
coincide a sua volta con l’energia in movimento, la massa materiale è la
stessa energia che riflette su se stessa attraverso l’occhio dell’uomo e
si ferma nel riflesso in cui prende conoscenza di sè.
Possiamo allora dire che il movimento ondulatorio dell’energia coincide
con la dinamica riflessiva dell’essere, che è il processo conoscitivo
che non conosce però se stesso, e la materia coincide con la dinamica
riflessiva che conosce se stessa nel riflesso.”
(Silvia Montefoschi, “La coscienza dell’uomo e il destino dell’universo”, 1986, cit. pag. 45-46)
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